sabato 28 giugno 2008

Decisivas elecciones en Chuquisaca para Gobierno y oposición

El candidato oficialista, Wálter Valda, y la candidata del Comité Interinstitucional, Sabina Cuéllar, se disputan la Prefectura de Chuquisaca que inclinará la balanza política en medio de la crisis que vive Bolivia. El tercer candidato, Felipe Cruz, no tiene posibilidades reales según las encuestas.

En Santa Cruz, la Prefectura asegura que si Evo nombra prefectos después del revocatorio será “una declaración de guerra

CLIMA DE TENSION EN CHUQUISACA

LA PAZ, 27 (ANSA) - Sectores oficialistas y opositores intercambiaron hoy acusaciones mutuas de promover la llegada de grupos de choque a Chuquisaca, a dos días de la elección del nuevo prefecto en ese departamento del sudeste de Bolivia.
El secretario de la federación de Campesinos, Esteban Urquizo, denunció la llegada de unos 200 militantes de la derechista Unión Juvenil Cruceñista a Tarabuco y Mojocaya, dos municipios considerados bastión político del oficialismo.
Angel Vallejos, militante del Movimiento al Socialismo (MAS) y alcalde de Mojocaya, un pequeño pueblo a 50 kilómetros al oeste de Sucre, confirmó la llegada de personas procedentes de Santa Cruz "para sembrar miedo" entre los campesinos y amenazó con expulsarlos.
La Unión Juvenil es una agrupación radical del opositor Comité Cívico de Santa Cruz, cuyos militantes han sido acusados de acciones violentas en varios lugares del país y que se han atribuido la misión de "garantizar" la elección del domingo.
El presidente del opositor Comité Interinstitucional, Jaime Barrón, denunció a su vez que llegaron a Sucre "grupos oficialistas de campesinos y colonizadores" y un grupo de choque desde La Paz para "generar zozobra y confrontación".
La presencia de esos y otros grupos generó un clima de tensión a dos días de una elección que cobró inusual importancia porque sumará el control de un departamento a favor del gobierno o de la oposición en la negociación de los cambios constitucionales. DFB

martedì 24 giugno 2008

XXI ENCUENTRO BOLIVIANO EN SUECIA GOTEMBURGO

Este es un email que recibi en estos dias de nuestros compatriotas que viven en Suecia:

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Para informar a sus afiliados entrar a la pagina y ver la convocatoria www.encuentro2008.se

PARA TODOS LOS BOLIVIANOS Y LATINOAMERICANOS QUE PUEDAN VENIR.CUALQUIER INFORMACION ESPECIAL, SE PUEDEN COMUNICAR CONMIGO

Saludos Rolando amigorolando@hotmail.com
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Mil felicidades a los bolivianos en Suecia por esta iniciativa cultural, la mejor forma de llevar en alto el nombre de pais es con la cultura en toda la extención de la palabra.

Un saludo fraterno de los Bolivianos en Italia.

Averanga

giovedì 19 giugno 2008

BOLIVIA GANA Y SORPRENDE




Bolivia sorprendió hoy al líder Paraguay, al que venció por 4-2 en la altura de La Paz, gracias a doas tantos de goleador Joaquín Botero y a la apatía de los "guaranís", que además perdieron su invicto en la sexta fecha de las eliminatorias sudamericanas del Mundial de Sudáfrica 2010.

martedì 17 giugno 2008

Le aspiranti miss Bolivia da Bettoni. Concorso domenica

Il presidente della Provincia, Valerio Bettoni, ha ricevuto nello Spazio Viterbi del Palazzo Provinciale una delegazione di una ventina di ragazze boliviane provenienti da tutta Italia, arrivate a Bergamo per partecipare alla seconda edizione di Miss Bolivia, in programma per domenica 22 giugno.

L’evento, organizzato da Miski Promozioni e Missioni «Sata Rosa da Lima» è inserito nella manifestazione «La cultura boliviana in Italia», in programma da venerdì 20 giugno a domenica 22 giugno.



Il Presidente Valerio Bettoni, ricordando la forte rappresentanza boliviana a Bergamo e provincia e la storia migratoria che, nel corso degli anni, ha visto protagonisti migliaia di bergamaschi, ha sottolineato l’importanza di questo tipo di manifestazioni «per aiutare chi vive ai margini e per favorire l’integrazione». L’obiettivo della tre giorni di festa infatti, come ha evidenziato Miriam Orihuela, coordinatrice dell’evento, è proprio di promuovere l’integrazione culturale e sociale della comunità boliviana nella società italiana e bergamasca. All’incontro era presente anche Clara Torrez, responsabile del Grupo Cultural Folklorico Bolivia.

Il programma della manifestazione «La cultura boliviana in Italia», che vedrà la partecipazione dell’Ambasciata della Repubblica Boliviana e del Consolato boliviano a Bergamo prevede, venerdì 20 giugno, alle ore 19, la presentazione del rito del Tinku all’Oratorio di Longuelo; sabato 21 giugno, alle ore 11, il mercatino-artigianato in Piazza Pontida e alle ore 17 il concorso, la premiazione e la degustazione di piatti tipici a base di Quinoa. Domenica 22 giugno, infine, alle ore 15 al Teatro Creberg la seconda edizione di Miss Bolivia.


Funte: L'eco di Bergamo

BOLIVIA vs. CHILE. Eliminatorias Sudafrica 2010.

Firma la carta del Presidente Evo Morales dirigida a la Unión Europea sobre "Directiva Retorno"

Estimados compatriotas hoy me llego un email de parte del embajador de nuestro pais en Italia en cual invita a todos a firmar la carta del presidente Morales que fue dirigida a la Unión Europa, aca comparto con todos ustedes este email. Yo firme y tu? que esperas?

Omar Averanga
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Hermanos, hermanas, companeros y companeras

En la siguiente pagina pueden firmar y apoyar la carta dirigida por Nuestro Presidente el hermano Evo Morales Ayma a la Unión Europea a proposito de la Directiva Retorno.

http://www.elandino.be/BoliviaenEuropa/index.html
Gracias por el apoyo

Esteban Elmer Catarina M.
Via Brenta 2/A Cod. Postal 00198
Tel. (0039) 068841001
Fax (0039) 068840740
E-mail:
embolivia-roma@rree.gov.bo

giovedì 12 giugno 2008

EVO MORALES, ESCRIBE UNA CARTA AL EUROPARLAMENTO SOBRE TEMA DE LA INMIGRACóN EN EUROPA.



SULLA ¨DIRETTIVA RIMPATRIO¨

Fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale,l’Europa fu un continente d’emigranti.
Decine di milioni di europei partirono verso l’America per colonizzare, sfuggire
alla miseria, alle crisi finanziere, alle guerre, ai totalitarismi europei ad alle persecuzioni inflitte minoranze etniche.

Oggi, sto seguendo con molta preoccupazione il processo d’approvazione della
cosi detta “direttiva rimpatrio”. Il testo convalidato, il passato 5 giugno per dai Ministri degli interni dei 27 paesi dell’Unione Europea, dovrà essere sottoposto al voto del Parlamento Europeo il 18 giugno. Ho l’impressione che questa direttiva indurisca in maniera drastica le condizioni di detenzione e d’espulsione degli emigranti senza documenti, indipendentemente dal loro tempo di permanenza nei paesi europei, dalla loro condizione lavorativa, dai loro legami familiari, dalla loro volontà d’integrazione e dal raggiungimento della stessa.

Gli Europei giunsero in massa nei paesi latino americani ed in America settentrionale,senza visto e senza alcuna condizione imposta dalle autorità. Furono sempre i benvenuti e continuano ad esserlo, all’ interno dei nostri paesi del Continente Americano, che assorbirono la miseria economica dell’ Europa e le sue crisi politiche.

Vennero al nostro Continente a sfruttare le ricchezze locali e trasferirle in Europa, con altissimo costo per le popolazioni originarie d’America. Come nel caso del nostro “Cerro Rico” di Potosi e delle sue favolose miniere d’argento che permetterò di dare massa monetaria al Continente Europeo dal secolo XVI fino allo XIX. Le persone, i beni ed i diritti degli migranti europei furono sempre rispettati.

Oggi l’Unione Europea é la destinazione principale degli emigranti di tutto
il mondo,fatto questo, dovuto alla sua immagine positiva di spazio di prosperità e di libertà pubbliche. La stragrande maggioranza degli migranti giunge nell’Unione Europea per contribuire questa prosperità, non per approfittarsi. Svolgono i lavori delle opere pubbliche della costruzione, nei servizi delle persone e negli ospitali, lavori che non vogliono svolgere gli europei. Contribuiscono al dinamismo emografico del continente europeo, a mantenere le relazioni tra attivi e inattivi che fanno possibili i suoi generosi sistemi di sicurezza sociale e fanno diventare dinamico il mercato interno e la coesione sociale. I migranti offrono una soluzione ai problemi demografici e finanzieri dell’UE.

Per noi, i nostri migranti rappresentano l’aiuto allo sviluppo che gli
Europei non ci concedono, dato che ben pochi paesi raggiungono realmente il minimo obbiettivo dal 0,7% dal suo interno lordo nell’aiuto allo sviluppo. America Latina ha ricevuto nel 2006,68.000 milioni di dollari in bonifici, in altre parole più del totale degli investimenti stranieri nei nostri paesi. A livello mondiale raggiungono 300.000 milioni di dollari, che superano i 104.000 milioni concessi per la cooperazione allo sviluppo Il mio paese, la Bolivia, ricevette rimesse superiori al 10% del proprio PIL (1.100 milioni di dollari) e pari a un terzo delle nostre esportazioni annuali di gas.

Questo significa che i flussi migratori sono benefici tanto per gli Europei ed in maniera marginale per noi del Terzo Mondo, dal momento che allo
stesso tempo perdiamo contingenti di mano d’opera qualificata formata da milioni di persone nelle quali i nostri Stati, benché poveri, hanno investito in una forma o nell’altra importanti risorse umane e finanziarie.

Purtroppo, il progetto di “direttiva rimpatrio” complica terribilmente questa realtà. Si concepiamo che ogni Stato o gruppi di Stati possono definire le loro politiche migratorie in piena sovranità, non possiamo accettare che i diritti fondamentali delle persone siano negati ai nostri compatrioti e fratelli latinoamericani. La “direttiva ritorno” prevede la possibilità d’un scarceramento dei migranti indocumentati fino a 18 messi prima della loro espulsione o “allontanamento”, secondo il termine della direttiva. !18 mesi! !Senza giudizio ne giustizia! Tale come esiste oggi il progetto di testo della Direttiva, viola chiaramente gli articoli 2, 3, 5, 6,7,8 e 9 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Ed in particolare l’articolo 13 della Dichiarazione dice:

1. “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i
confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di
ritornare nel proprio paese.”

Ed il peggio di tutto esiste anche la possibilità di incarcerare a madri di famiglia ed i minori d’età, senza prendere in considerazione la loro situazione familiare o scolastica,in questi centri d’internamento che come sappiamo occorrono depressioni, scioperi della fame, suicidi . Com’e posiamo accettare senza reagire che siano concentrati in campi compatriote e fratelli latinoamericani senza documenti tra i quali la gran maggioranza sta da anni lavorando ed integrandosi? Da che parte sta oggigiorno il dovere di ingerenza umanitaria? Dove risiede la libertà di circolare e la protezione contro le detenzioni arbitrarie?

Allo stesso tempo l’Unione Europea cerca di convincere alla Comunità
Andina delle Nazioni (Bolivia, Colombia, Ecuador e Peru) a firmare un “Accordo d’Associazione” che nella suo terzo pilastro un Trattato di Libero Commercio, la cui natura ed il cui contenuto sono uguali a quelli imposti dagli Stati Uniti. Siamo sottoposti ad una grande pressione da parte della Commissione Europea affinché vengano accettate condizioni di profonda liberalizzazione del commercio, dei servizi finanziari, della proprietà intellettuale e dei nostri servizi pubblici. Inoltre, a titolo della “protezione giuridica” siamo sottoposti a continue pressioni a causa del processo di nazionalizzazione dell’acqua, del gas e delle telecomunicazioni realizzato durante la giornata mondiale dei lavoratori. Chiedo, in questo caso: dove risiede la “sicurezza giuridica” per le nostre donne, gli adolescenti, i bambini ed i lavoratori che cercano orizzonti migliori in Europa?

Promuovere la liberta della circolazione di merce e delle finanze mentre di fronte vediamo incarceramenti senza giudizio per i nostri fratelli che cercano di circolare liberamente. Quello e negare i fondamenti della liberta e dei diritti democratici.

A queste condizioni, nel caso in cui la “direttiva rimpatrio” venga approvata, ci troveremmo nell’impossibilità etica di approfondire le negoziazioni con l’Unione Europea e ci riserviamo il diritto di applicare nei confronti dei cittadini europei le stesse obbligazioni in materia di visti che vengono imposte a noi boliviani dal primo di aprile 2007, sulla base del principio diplomatico della reciprocità. Non lo abbiamo esercitato fino ad ora nell’intento d’attendere giustamente dei segnali positivi da parte dell’Unione Europea.

Il mondo, i suoi continenti, i suoi oceani ed i suoi poli conoscono importanti difficoltà globali: il riscaldamento climatico, l’inquinamento, la sparizione lenta ma sicura delle risorse energetiche e delle biodiversità mentre allo stesso tempo aumentano la fame e la povertà in tutti i paesi, rendendo più fragili le nostre società. Fare degli emigranti,con o senza documenti, i capri espiatori di questi problemi globali non é una soluzione.

Non corrisponde a nessuna realtà. I problemi di coesione sociale che soffre l’Europa non sono imputabili agli emigranti ma sono il frutto del modello di sviluppo imposto dal Nord, che distrugge il pianeta e smembra le società umane.

A nome del popolo Boliviano, di tutti i miei fratelli del continente e delle regioni del mondo quali il Maghreb ed i paesi africani, mi appello alla coscienza dei leaders e dei deputati europei, dei popoli, dei cittadini e degli attivisti d’Europa, affinché il testo della “direttiva rimpatrio” non venga approvato. La direttiva, così come la conosciamo oggi, é una direttiva della vergogna. Invito anche l’Unione Europea a elaborare nei prossimi mesi una politica sull’immigrazione rispettosa dei diritti umani, che permetta il mantenimento di questo dinamismo vantaggioso per entrambi i continenti e che onori, una volta per tutte, il tremendo debito storico, economico ed ecologico che i paesi europei hanno con la maggior parte del terzo mondo, affinché chiuda, una buona volta, le vene ancora aperte dell’America Latina. Oggi, non potete fallire nelle vostre “politiche di integrazione” così come avete fallito nella vostra pretesa “missione civilizzatrice” al tempo delle colonie.

Ricevete tutti voi, autorità, europarlamentari, compagne e compagni i saluti fraterni
dalla Bolivia. Ed in particolare modo la nostra solidarietà a tutti i “clandestini”.


Evo Morales Ayma
Presidente della Repubblica

mercoledì 11 giugno 2008

INCENERITORI: RISCHI E ALTERNATIVE


INCENERITORI: BRUCIARE FUTURO E SALUTE… MA A NORMA DI LEGGE

Un'alternativa c'è!!
Le 3 R : Riduzione-Riuso-Riciclaggio ovvero la Strategia Rifiuti Zero attualmente applicata in Nuova Scotia (Canada),Camberra e Perth (Australia), Nuova Zelanda, San Francisco e molte altre città californiane tra cui Los Angeles, 4 milioni di abitanti, che oggi ricicla il 70% dei propri rifiuti e pianifica di arrivare al 95% entro il 2025!

Una domanda: secondo voi perché negli USA, non costruiscono più inceneritori (termomortalizzatori) dal 1995?

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Gli amici di Beppe Grillo di Bergamo e Provincia,

Vi invitano alla conferenza:



INCENERITORI: RISCHI E ALTERNATIVE



1 luglio 2008 ore 20.30 presso il teatro civico di Dalmine, via Kennedy n.3


Interverranno:

Dott. Stefano Montanari, ricercatore e studioso di nanopatologie

Dott. Federico Valerio, dell'Istituto Tumori di Genova, dipartimento di chimica ambientale

Invitati:

Arch. Marco Pagnoncelli Regione Lombardia
Arch. Alessandra Salvi Assessore Provincia di Bergamo
Marcello Saponaro
Arpa Lombardia
REA spa (gestisce l'inceneritore di Dalmine)
Direttore settore impianti Bergamo di A2A
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Dalmine
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Osio sotto
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Osio sopra
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Levate
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Madone
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Filago
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Stezzano
Sindaco e Ass. Ecologia Comune di Bergamo
Legambiente
Greenpace
televisioni e giornali locali



UN GRANDE EVENTO PER INFORMARE I CITTADINI

PERCHE' ESSERE INFORMATO TI PERMETTE DI DIFENDERE I TUOI DIRITTI.

BOLIVIA NO PUDO CONTRA RUMANIA Y QUEDO FUERA DEL TORNEO "Trofeo L'eco di Bergamo"


El equipo que representaba a la comunidad boliviana que vive en Bergamo en el torneo organizado por L’Eco di Bergamo, quedo fuera de competeción luego de perder por penales 5 – 4.El partido fue disputando el domingo pasado en el Oratorio de Curnasco di Treviolo, la escudra boliviana motivada por la victoria contra Nigeria se preparo bien para este encuentro y dio todo en el campo, lamentablemente no basto y empato con un rival muy bien parado en la cancha. Jugarón 30 minutos de tiempo suplementario y termino sin perderores ni vencidos pero esto significaba que debia irse a los penales en el cual la Rumina fue mas contundente y gano el pase a la semifinal que debera encontrar un Brasil en forma y con ganas de llevarse la copa.
En otro campo de futbol se jugo Senegal y Ecuador, el primero ganó con un marcador abrumador 10 tantos contra uno de los ecuatorianos, una verdadera goleada inesperada por los ecuatorianos.

No resta que hacer barrara por Brasil que represnta Americalatian en esta semifinal...

LA REDACCIóN

martedì 3 giugno 2008

Bolivia: scoperta impronta umana che potrebbe risalire a 15 milioni di anni fa

Se la sua veridicità fosse confermata andrebbe riscritta la storia dell'evoluzione umana

Finora i piu' antichi resti di ominidi trovati in africa risalgono a 4 milioni di anni fa

LA PAZ (BOLIVIA) - Se fosse confermata, sarebbe una scoperta in grado di cambiare la storia dell'umanità come la conosciamo noi. L'impronta pietrificata del piede di un uomo che camminò eretto fra cinque e 15 milioni di anni fa lungo quello che oggi è l'altipiano andino in Bolivia è stata presentata a La Paz, fra la sorpresa generale e un certo scetticismo degli addetti ai lavori, come quella che sarebbe di gran lunga l'orma più antica del mondo. Di gran lunga più vecchia, infatti, di quella scoperta nell'agosto del 2007 da archeologi egiziani su una roccia nell'oasi di Siwa e risalente a circa due milioni di anni fa.

LA SCOPERTA - Durante una conferenza stampa nella sede del ministero degli Esteri boliviano, esperti paleontologi e antropologi hanno presentato una sezione di pietra lunga tre metri, larga uno e spessa 30 centimetri, con sopra una orma chiara di 29,5 centimetri (taglia 39) corrispondente ad un uomo alto circa 1,70 metri e pesante 70 chili. Commentando lo straordinario rinvenimento, l'archeologo Manuel de la Torre ha dichiarato che si tratta di un reperto appartenente al miocene dell'epoca terziaria, quando la cordigliera delle Ande era in formazione, e questo ne fa «l'orma umana sicuramente più antica mai scoperta». Da parte sua un altro studioso Guillermo Lazcano, ha osservato che «i polpastrelli di ciascuna delle cinque dita sono abbastanza robusti. Ognuno di essi presenta una collocazione corretta, per cui la traccia ci permette di evidenziare che esisteva una buona capacità di trazione e un buon movimento con due piedi».

IL PRIMO UOMO - Se ulteriori indagini confermassero l'autenticità del ritrovamento, esso sconvolgerebbe fra l'altro le teorie finora conosciute sull'evoluzione della specie umana perchè il primo ominide che si suppone avesse capacità di spostarsi eretto era l'Australopithecus anamensis, e di cui sono stati scoperti in Kenya resti risalenti a quattro milioni di anni fa. L'orma umana boliviana è stata rinvenuta nelle vicinanze del lago Titicaca, a circa 70 chilometri ad ovest di La Paz fra i villaggi di Tiwanaku e Guaqui, abitati da indigeni aymara, la stessa etnia del presidente della repubblica, Evo Morales. La Comunità della Sapienza Ancestrale che ha promosso la conferenza stampa e che da oltre 30 anni lavora per la valorizzazione della conoscenza ereditata dalle culture pre-ispaniche, ha presentato ai giornalisti rapporti scientifici e fotografie riguardanti la scoperta. Da essi emerge che l'impronta dell'essere primitivo fu fotografata per la prima volta da Fanny Pimentel, una guida turistica che la localizzò grazie a dati forniti da contadini del villaggio di Sullkatiti, che la conoscevano e la veneravano come «l'orma dell'Inca», attribuendola ad antichi antenati. De la Torre ha anche detto che l'uomo la lasciò camminava probabilmente sulla spiaggia di quello che all'epoca doveva essere un lago che si seccò progressivamente, pietrificandosi e conservando quindi tracce di un antico passato. La sua antichità, ha concluso, è stata determinata con lo stesso metodo che quasi un anno fa certificò l'impronta egiziana dell'oasi di Siwa.

Fuente: CORRIERE DELLA SERA.it

lunedì 2 giugno 2008

ORIENTE 2 – BLOOMING 2. Clasico cruceño en Bergamo.





Bergamo 2 de Junio.- Aprovechando el feriado que recuerda la fiesta patria de Italia, los cruceños que viven en Bergamo disputarón el gran clasico en el Oratorio de Colognola, donde fue el equipo alviverde el que se llevo la copa en disputa luego de haber ganado los anteriores dos partidos y con el empate de hoy se hace acreedor de la copa CLASICO CAMBA.

Una de las pocas iniciativas ponderables de los residentes bolivianos en Bergamo, en particular de los orientales es que aprovechan los feriados para poder estar unidos y lo hacen atravez del deporte, mil feliciades a ellos y que viva Santa Cruz!!!

La Redacción
Bolivianos en Bergamo

BOLIVIA 3 NIGERIA 1, BOLIVIA EN CUARTOS DE FINAL.


Bergamo 1 Junio.- Ese fue el resultado final del encuentro que se disputo entre las escuadras de Bolivia y Nigeria en lo que va del campeonato organizado por el peridico L’ECO DI BERGAMO.

Una Bolivia un poco timida al inizio pero que al final supo dominar el partido y llevarse el triunfo a casa con tres goles los cuales le permite de continuar a soñar para llegar nuevamente a la finalisima y repetir el extraordinario trabajo realizado el año pasado.

En las graderias del campo de futbol de la zona Villaggio degli Sposi se sintio el orgullo boliviano, tantas las personas que asistierón y de esta manera dan aun mas fuerza al equipo que representa la comunidad boliviana que vive en Bergamo. Ahora el camino se pone dificil, en esta edición hay equipos muy fuertes y competitivos a diferencia del año pasado por consecuencia el trabajo que vayan a realizar en la semana sera preponderante y esperemos que nos ayude la fortuna…

Continueremos a llenar las graderias de los campos de futbol donde juegue el equipo de todos… Fuerza Bolivianos en Bergamo.. y que viva BOLIVIA!!!
La Redacción
Bolivianos en Bergamo

IV FESTIVAL FOLKLORICO BOLIVIANO


Este domingo se llevo acabo el IV Festival de musica y bailes bolivianos organizado por ACISBOL. Asi como en las ediciones precedentes fue un momento lleno de alegria y color 100% boliviano, la respuesta de los residentes bolivianos en esta capital no se dejo esperar y el resultado fue el lleno total del Auditorium della Libertà ubicado en la plaza Libertà en pleno centro de la ciudad.