La mattina
di domenica 22 Febbraio, presso la Biblioteca Caversazzi (nel Centro di
Bergamo), nella Sala F. Galmozzi, si è tenuta la presentazione della Mostra
Fotografica “Immigrazione Boliviana in
Italia” del fotografo Boliviano Wagner Gutierrez Rojas.
Bergamo.- Attraverso
il lavoro dal fotografo boliviano, da più di 10 anni residente a Bergamo, che ha
saputo documentare, con immagini preziose per la storia, le relazioni tra
Boliviani ed Italiani, e questo non solo attraverso immagini di numerose feste
in costume (dai vivi e affascinanti colori) delle varie Comunità Boliviane
nelle principali città Italiane, come ad esempio: Una delle manifestazioni dove
la comunità di boliviani sono presenti in grande numero, è la “Sfilata di Mezza
Quaresima” nella città di Bergamo, organizzata dal “Ducato di Piazza Pontida”,
e della quale da diversi anni sono protagonisti, addirittura, arrivando in varie
occasioni al primo posto vincendo il premio maggiore e il riconoscimento degli
organizzatori. Ma anche attraverso documentazioni fotografiche delle relazioni
ufficiali Italia-Bolivia, come la visita del Presidente Evo Morales (nel
settembre del 2013), all’ex-Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e
la vista alla comunità boliviana di Bergamo, voluta dallo stesso presidente
Morales.
Wagner Guetierrez, ha voluto ringraziare cosi a chi
ci crede nel suo lavoro: "Ringrazio
a tutte le persone che sono stati presenti nella mostra, alle autorità
boliviane, e tutti coloro che hanno collaborato diretta e indirettamente nella
realizzazione di questo sogno, in particolar modo, all’Ing. Franco Meani,
presidente dell’Associazione Amici delle Mura di Bergamo, per avermi dato
questa possibilità di far conoscere ai cittadini bergamaschi il mio lavoro”
Nella mostra sono state presenti le autorità diplomatiche
rappresentanti del governo dello Stato Plurinazionale della Bolivia, come l’ambasciatore
in Italia, il Sig. Antolin Ayaviri e il Console Generale a Milano, la Sig.ra
Eva Chuquimia. “L’ambasciatore ha ringraziato
la Biblioteca e l’Associazione Amici delle Mura di Bergamo per ospitare la
Mostra di Wagner Gutierrez, all’Italia e alla Città di Bergamo, per essere
stati accolti e aiutati nel momento del bisogno”.
La Mostra, allestita nella Sala di Lettura della
Biblioteca Caversazzi , rimarrà aperta fino a venerdì 6 Marzo nei seguenti
orari: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì: 14.30 – 18.30, Martedì e Mercoledì: 8.30
– 12.30, da Lunedì a Venerdì: 20.30 –23.30, Domenica: 8.30 – 12.30. “L’Associazione
Amici delle Mura di Bergamo”, ne cura lo spazio espositivo. Questo spazio
è molto apprezzato dalle Associazioni e dagli Artisti per vari motivi:
centralità, è uno spazio comunale di grande prestigio, ha una buona assistenza,
prestata dall’Associazione Amici delle Mura di Bergamo.
L’Ing. Franco Meani, presidente dell’Associazione
Amici delle Mura di Bergamo, ha voluto ringraziare per la collaborazione all’evento:
l’Ambasciatore della Bolivia Sig. Antolin Ayaviri, il Console Generale della
Bolivia a Milano la Sig.ra Eva Chuquimia, il Sig. Omar Averanga Responsabile
della testata “Boliviani in Italia”, il co-redattore Franz Cancelli del “Quindicinale
Bergamasco GIOPÌ”, il Presidente
Giorgio della Vite dell’Associazione “UCAI”, la Sig.ra Marisa Bacialli del “Gruppo
Guide della Città di Bergamo” e la Presidente del “Gruppo Artistico FARA” Sig.a Giulia Brandolisio.
2 commenti:
Como podemos apreciar los que seguimos de cerca la trayectoria de Wagner, vemos a un hombre de personalidad sencilla, picaresca pero muy perseverante en su labor. Su éxito radica fundamentalmente en un proyecto que comenzó unos diez años atrás aproximadamente, en cuyas cualidades sobra expresar la vocación de hacer arte a través de la cámara fotográfica; actividad cuotidiana que encontró para la difusión cultural propia del inmigrante boliviano en Italia. Entre sus diversas actividades y costumbres del inmigrante podemos situarnos especialmente en el folklore como medio de expresión artístico- cultural muy arraigada a nuestras tradiciones por considerarnos dueños y señores de nuestras danzas originarias heredadas de nuestros ancestros; deseosos de difundirlas para quienes gustan deleitarse de algo mitológico e incontrastable.
Tal vez aquí Wagner juega un papel importante, precisamente porque está llamado a poner el matiz y el color como aderezo a esas imágenes robadas a la vida cotidiana del inmigrante boliviano. De allí surge el apelativo para la muestra realizada el pasado domingo donde propios y extraños acudieron a ver algo diferente en la exposición fotográfica. Imágenes que transmiten un lenguaje que habla por sí solo. No obstante al margen de la temática se puede advertir la calidad técnica, interpretativa y su destreza en lo que él sabe hacer. Quizás no tenga el apoyo necesario de quienes si están obligados a brindarle pero a él ganas no le faltan para mostrar desinteresadamente que como boliviano considera un honor continuar en su faena.
Esperando que esta clase de acontecimientos que por cierto tuvieron buena acogida por parte del público italiano como anfitrión se repitan y a la vez sean valorados por todos quienes llevamos la consigna de no olvidar nuestras raíces, solamente me queda felicitar a quien camina con paso firme en su trayectoria profesional.
Por àngel luna salinas.
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