martedì 4 marzo 2014

La Bolivia anticapitalista di Morales, diventa Modello di buon Governo

Si può uscire dal solco del cosiddetto pensiero unico, nazionalizzare imprese e redistribuire reddito, e allo stesso tempo non provocare disastri in economia. La piccola Bolivia, nel cuore del Sudamerica, continente malato di populismo, ne è un buon esempio. I due mandati di Evo Morales, il primo presidente indio, si avviano alla conclusione con un saldo che lascia pochi dubbi. Lo scorso anno l?economia boliviana è cresciuta del 6,5 per cento, eccezione in una regione che ha sofferto un forte rallentamento. Il Paese andino non ha debito in eccesso, il bilancio è in pareggio e soprattutto ha riserve internazionali pari alla metà del suo Pil. Tutto questo mentre Morales non smette di tuonare contro il capitalismo, l?imperialismo Usa, la finanza internazionale. E in politica resta ancorato al Venezuela chavista (ne ha appena giustificato le azioni di repressione contro gli studenti), all?Argentina dell?inflazione fuori controllo, a Cuba. Gli scettici sostengono che non è il modello ibrido boliviano a funzionare, ma il merito è dei prezzi elevati del gas naturale, principale prodotto di esportazione. È un fatto però che le nazionalizzazioni hanno avuto successo, e le risorse ricavate dallo Stato e distribuite attraverso i programmi sociali hanno ridotto la povertà e messo in moto i consumi. Il Fondo monetario internazionale promuove Morales soprattutto per l?accorta gestione del bilancio dello Stato e mantiene una missione nel Paese.I principi socialisti sono compatibili con l?equilibrio macroeconomico, ha detto di recente il ministro dell?Economia, Luis Arce. Come dire che la catastrofe che sta vivendo il Venezuela, con il cambio disintegrato e gli scaffali dei negozi vuoti, si poteva evitare. Alla fine quello boliviano è appena il successo del pragmatismo sull?ideologia, guidato da un uomo che il mondo aveva accolto all?inizio come un personaggio appena folcloristico, uscito dalle piantagioni di coca. Ora Morales vuole restare al potere, concorrendo per un terzo mandato consecutivo. E qui i numeri dell?economia potrebbero non essere tutto. Quando un governo diventa regime, il buonsenso spesso va a gambe per aria. Rocco Cotroneo© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cotroneo Rocco
Pagina 56
(21 febbraio 2014) - Corriere della Sera

1 commento:

Unknown ha detto...

Permitame dar una opinion como estudiante de economia de la universidad católica de milano , pienso y concuerdo con el banco mundial , el fondo monetario internacional y la union europea , no solamente bolivia a crecido si no es un crecimiento a nivel de latinoamerica y en cuanto a mi modo de pensar bolivia crecio gracias a sus recursos no renovables y gracias a ese eccedente de dinero que se esta destinando sin un sistema economico pensando en el futuro, como por ejemplo el doble aguinaldo, lo que ahora estan facilitando las viviendo a bajo interes , pues dejeme decir que eso solo es una ayuda temporal y dara lugar a catástrofe de endeudamiento gracias a que todo se centralizo en el estado y que este goza del dinero del gas y otros recursos para ser mas claro, no crece la industria , no se genera trabajo a largo plazo, los sueldos aumentados a todos los dependientes del estado llegaran a caer cuando el estado no encuentre mas recursos o estos se hayan acabado y como podran pagar las deudas la poblacion ? De su vivienda y como podra sobrellevar el costo de la vida que no sera igual a los sueldos de aquel entonces.