venerdì 7 novembre 2008

USA 2008: CHAVEZ, ANCHE LA' CAMBIO EPOCALE DA SUDAMERICA

Felicitazioni per la vittoria elettorale sono state espresse a Barack Obama persino da Hugo Chavez, uno dei piu' strenui avversari dell'amministrazione Usa uscente: fino al punto non tanto da troncarle le forniture petrolifere, ma da espellere l'ambasciatore americano a Caracas, richiamando al contempo in patria il proprio rappresentante a Washington. Il presidente del Venezuela ha definito "un evento molto importante" il trionfo di Obama, e un "giorno di speranza per i cittadini statunitensi" quello che si e' consumato ieri nelle urne. "La storica elezione di un uomo di ascendenze africane alla testa della Nazione piu' potente del mondo", afferma Chavez in una nota, diffusa dal ministero degli Esteri venezuelano, "e' il sintomo del fatto che il cambiamento epocale generatosi in Sud-America da li' potrebbe essere arrivato a bussare alle porte degli Stati Uniti. Siamo convinti", incalza nel comunicato, "che e' arrivato il momento di stabilire nuovi rapporti tra i nostri due Paesi e con la nostra regione, sulla base dei principi del rispetto per la sovranita', dell'eguaglianza e della collaborazione autentica". Dopo l'originaria esperienza di Cuba, il Venezuela e' stato il capofila della rinnovata ondata di ribellione nei confronti dell'egemonia di Washington sull'America Latina, che si e' poi estesa a Bolivia, Ecuador, Nicaragua, in parte al Paraguay e, con sfumature diverse, ad Argentina, Brasile, Cile e Messico.

La Repubblica.it

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